lunedì 27 marzo 2017

il mio erbazzone per il Club del 27



Rieccoci di nuovo all'appuntamento con la Community MTC, e col Club del 27, se non vi ricordate che cos'è, vi rinfresco la memoria:
ad  ogni sfida MTC  viene collegato  un Tema del Mese inerente all'argomento su cui ci si sta sfidando,  un completo  approfondimento fatto di informazione, storia,  curiosità, aneddoti,  e anche ricette sempre molto interessanti
Una volta risolta la sfida tutto viene archiviato,  si passa a quella  successiva  e procedendo verso il nuovo a gran carriera coi ritmi ormai imposti dalla rete,  ci si lascia alle spalle tutto il patrimonio di approfondimenti e di ricette provate che, alla fine, rimane a prender polvere in archivio.
Così  Nostra Signora Van Pelt,  coadiuvata da persone del valore di Ilaria, Francesca eValentina  ha pensato  che potrebbe essere una bella cosa ripresentare le ricette di Temi del Mese passati, ma comunque legati in qualche modo all'argomento della sfida attualmente in corso, che questo mese è sulle Terrine.

E il 27 alfine arrivò







e io ho scelto di fare l'Erbazzone.  La prima volta che l'ho assaggiato è stato a un raduno di Coquinaria, molti anni fa,  preparato dalla Meris, reggiana doc, io non lo conoscevo e ne sono stata folgorata. Ma, mi vergogno a dirlo, in tanti anni non l'ho mai fatto.  Così quando ho visto che era  fra le ricette dei Temi del mese, mi sono buttata a pesce. L'occasione perfetta per riuscire finalmente a farlo,  ho pensato. 
L'Erbazzone è una di quelle preparazioni tradizionali di cui ogni famiglia pretende di avere la vera, unica, sola ricetta, e di versioni in giro ce ne sono tante, chi prevede strutto, chi olio per la pasta. Sinceramente non amo lo strutto, anche se sono perfettamente conscia che in certe preparazioni è indispensabile, ma pur seguendo la ricetta del Tema del Mese, ho preferito usare l'olio , memore degli insegnamenti di Meris, ho allungato il riposo della pasta.



Erbazzone


Per la farcia:
500g di erbette fresche
500g di spinaci freschi
120g di pancetta o lardo
2 uova medie
1 spicchio di aglio
2 cipollotti
80 di parmigiano reggiano grattugiato
4 cucchiai di olio
sale, pepe


Per l’impasto:
300g di farina debole
60/70 g olio e.v. oliva
½ cucchiaino di sale
poca acqua fredda





Impastate velocemente la farina con l'olio, aggiungete il resto degli ingredienti, facendo attenzione all'acqua fredda,  da unire poco alla volta,  per evitare che l’impasto risulti troppo bagnato, dipenderà anche dalla farina, quanta ne prenderà per arrivare ad avere un impasto morbido ma non appiccicoso. Io ho fatto tutto con la planetaria.
Continuate ad  impastare qualche minuto poi raccogliete la pasta in una palla liscia,  ungetela  con abbondante olio, mettetela  in una ciotola, aggiungete ancora un goccio d'olio, sigillate bene la ciotola con la pellicola  e lasciate riposare in frigorifero per almeno un paio di giorni, tre anche meglio. In questo tempo, giratela  0gni tanto dentro la ciotola in modo che l'olio la bagni bene dappertutto. Trascorsi i giorni del riposo,  stufate in padella con coperchio le erbette lavate e ben sgocciolate,  un goccio d'olio. Fate lo stesso con gli spinaci. Aggiustate di sale e pepe. Tritate finemente il lardo o la pancetta, non si dovrà vedere nell'impasto una volta cotto.   Rosolate i cipollotti affettati con l’olio rimanente, la pancetta (o il lardo)  e l’aglio. Aggiungete gli spinaci e le erbette tritate a coltello e continuate la cottura per circa 10 minuti finchè eventuale liquido si sarà completamente assorbito e le erbe saranno ben asciutte.

Fate raffreddare, poi  unite il parmigiano, le uova, regolate di sale e di pepe, mescolate bene.
Riprendete la pasta dal frigorifero, dividetela  in 2/3 e 1/3.  stendete i due terzi della pasta e  in una teglia  apribile rotonda da 26  cm,  bucherellatela e versatevi il composto di erbe.

Con il resto dell’impasto, steso decisamente più sottile, coprite tutto e formate un cordoncino tutto attorno sigillando con la pasta sottostante. Bucherellate la superficie con  i rebbi di una forchetta e spennellatela leggermente di olio.

Cuocete in forno statico, già  caldo a 180°C , sulla griglia nella parte  bassa del forno per circa  20 minuti, spostatelo poi al centro e cambiate funzione inserendo il ventilato per circa 10 minuti.

Fate raffreddare un poco prima di servire, ottimo tiepido ma anche freddo.





appuntamento al 27 aprile!

33 commenti:

  1. Deve essere uno spettacolo!!!
    Complimenti.
    Ti abbraccio

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  2. Ricetta all'apparenza semplice ma dal gusto strepitoso. Brava!!!

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  3. Io adoro l'erbazzone, qui da me è un'istituzione.
    Complimenti.

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  4. Hai ragione, ogni famiglia ha la sua ricetta... da noi succede con la pastiera. Mi piace tanto il tuo erbazzone con la sfoglia sottile... Sei eccezionale!
    PS Grazie per l'esperienza terrine <3
    Un bascione e buona settimana

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  5. anche per me l'erbazzone è stata una scoperta e non sapevo che ci andasse la pancetta credevo fossero solo erbette! quante cose si imparano con l'MTC. il tuo è veramente invitante brava

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  6. Bellissima Giuliana, amo l'erbazzone, lo provai anni fa ai tempi delle riviste e dei libri, senza internet e senza blog, me ne innamorai e ogni tanto mi piace farlo, il tuo è molto bello...;)

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  7. Aaaghhhhhhh....mi uccidi con l'erbazzone...Un'altra ricetta della tradizione che ho sempre voluto fare.
    La tua mi sembra meravigliosa...la friabilità della pasta esce dallo schermo. Una bontà irresistibile. Sei una grande Giuliana.

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  8. Concordo con chi mi ha preceduto. Si vede che la sfoglia è buonissima. D'altra parte la classe non è acqua!

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  9. Ah, l'erbazzone!! Ne feci una variante per il calendario AIFB, anno scorso... che ricordi!

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  10. Erbazzone che bontà! Giuli sempre brava! Di più! Ciaooooo

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  11. Ma sai che non lho mai assaggiato...e tantomeno fatto. Per una ligure che vivexdi torte di verdura è imperdonabile. Quale migliore occasione? Bellissimo!

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  12. Ecco...lo ha detto Patty. La pasta è perfetta !! I campioni si riconoscono su queste cose 😊

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  13. L'erbazzone mi ricorda le erbe miste di campo che compravo al mercato sia a Cesena quando andavo da mia nonna, sia quando frequentavo la Toscana assiduamente... un mix che solo in alcuni luoghi riesci a trovare, però anche la versione con spinaci e biete deve essere favolosa...l'involucro fatto con l'olio è fatto per me ;-) devo assolutamente fare anche questa

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  14. Ahimè non ho mai assaggiato l'erbazzone, ma vista l'ora di pranzo ne gusterei volentieri una gigantesca fettina :P
    Brava!

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  15. Si vede proprio che è stata fatta benissimo, dalla foto si evince tutta la sua bontà! Grazie Giuliana sia per questo contributo e sia per l'introduzione delle mie terrine nella mia cucina.
    Te ne sarò grata sempre

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  16. Sei bravissima anche te, davvoro state sfornando delle delizie troppo invitanti!!! Non saprei quale scegliere!!!

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  17. Fa tanta gola e anche a me sarebbe piaciuto prepararla. Concordo con Patty che sembra friabilissima. E perfetta a vedersi. Chissà se prima o poi riuscirò a cimentarmi anche io? :-)
    Un abbraccio

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  18. Una delle torte salate che più amo...la fetta è invitantissima. Complimenti!

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  19. L'Emilia in una tarte! Qui non c'è praticamente famiglia che non abbia la sua ricetta è non c'è panetteria che non lo venda!brava!!

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  20. Anch'io l'erbazzone non l'ho mai fatto e dopo aver visto questo tuo veramente spettacolare, verrebbe il desiderio d'afferrare la fetta, devo proprio farlo per poterne assaporare la bontà
    Da te c'è solo da imparare un abbraccio

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  21. anche io ho fatto l' erbazzone, però il tuo sembra veramente fantastico...complimenti

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  22. Avendo papà reggiano conosco bene questa ricetta e so che l'hai realizzata in maniera impeccabile!!

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  23. lo strutto non è essenziale, il tuo impasto mi sembra ottimo e molto friabile comunque! bella proposta!

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  24. Che bella pasta friabile, è davvero invitante. Complimenti alla prossima Erica

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  25. La pasta ha un colore eccezionale e il ripieno molto invitante. Brava come sempre, che sei pure riuscita a ricordarti il suggerimento che era stato dato per fare riposare la pasta più a lungo.

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  26. l'erbazzone è stata la mia indecisione fino alla fine, ti è venuto una meraviglia!
    baci.

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  27. L'erbazzone per me è stato il grande assente del periodo ferrarese. Ne sentivo sempre parlare, ma non si presentava mai. Era io Godot della cucina. Poi, col calendario del mese, e seguendo proprio la ricetta Mtc, l'ho fatto e non ho più smesso. Crea dipendenza :) mi piace la sfoglia tirata così sottile. Prossima volta che lo rifaccio, proverò a farlo esattamente così (compresi i suggerimenti di Meris)

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  28. L'impasto del tuo erbazzone fa venir voglia di accarezzarlo tanto è liscio! Non sembra vero che non abbia strutto... tenterò con la tua ricetta.

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  29. Questo è un classico evergreen che non tramonta mai ed io lo mangerei anche a colazione, brava Giuly

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