giovedì 18 aprile 2024

Di ricette e di nostalgia. Chitarra al limone e missoltini.

Nostalgia è  un  viaggio emotivo dentro la memoria, un sentimento che  spesso  viene sollecitato da stimoli sensoriali, un suono, una immagine, un profumo, un gesto,  che ci catapultano in un passato carico di significati,  quasi  una riflessione sulla nostra storia personale, uno strumento per comprendere chi eravamo e chi siamo ora.
E in questi miei  giorni la nostalgia la fa da padrona, per molti motivi. Come dicevo, basta un suono, un profumo, la vista di qualcosa  per riportarti indietro nel tempo, a volti conosciuti,  a risate argentine,  a momenti felici, a persone care. Ad  Antitza, Antonietta, mia suocera.
Ci siamo volute molto bene, nonostate il poco tempo in cui abbiamo potuto conoscerci. Lei se ne è andata  troppo presto, tragicamente,  due mesi dopo il nostro matrimonio, ma ha lasciato una impronta indelebile nella mia anima.
Dopo tanto tempo, per uno di quegli strani casi che fatichi a immaginare, ho trovato i missoltini. E di colpo sono tornata in quella casetta bianca dalle finestre azzurre che guardava il lago. Ho rivisto la tavolata delle zie, sue cognate un po' vipere, la tovaglia a grandi fiori, la macchina da cucire di mio suocero sarto, la poltrona accanto all'apparecchio radio sul tavolino. E i volti, i sorrisi, e i missoltini con la polenta nei piatti. Davvero  una festa perchè non è mai  facile procurarsi quelli di qualità, ed è un ingrediente molto costoso,  allora come ora.
Li ho cucinati in modo diverso stavolta, pensando ad Antonietta, con il cuore un po' pesante e un nodo in gola, rivivendo i molti momenti trascorsi insieme a lei.


 
Chitarra al limone e missoltini

per 2 persone

200 g di spaghetti alla chitarra freschi all'uovo, non troppo grossi
(in alternativa tagliolini all'uovo)
6 missoltini
1 cipolla
scorza e succo di 2  limoni
un paio di cucchiai di olio d'oliva delicato (quello del lago di Como o Garda va bene)
60 g di burro
pepe macinato al momento
1 foglia di alloro

Scaldate una bistecchiera e grigliate velocemente i missoltini  così come sono, rigirandoli un paio di volte. Tritate finemente la cipolla.
Toglieteli dalla bistecchiera, metteteli in un piatto e bagnateli con il succo di mezzo limone. Lasciateli intiepidire coperti, poi iniziate a spolparli  eliminando pelle, lisca  e residui. Tritate la polpa grossolanamente.
In una larga padella saltapasta, fondete metà del burro con l'olio, unite la cipolla tritata e lasciatela insaporire poi unite la polpa dei missoltini e una foglia di alloro.
Sfumate con il succo di un limone.
Nel frattempo fate bollire l'acqua per la pasta, senza salare. Calate gli spaghetti alla chitarra e fateli cuocere per un paio di minuti, poi prelevateli e trasferiteli direttamente nel tegame con il sugo di missoltini, aggiungete un mestolo di acqua di cottura e continuate a cuocere mantecando come fosse un risotto.
Aggiungete l'acqua di cottura bollente poco per volta  sempre mantecando fino a quando la pasta sarà cotta.
Assaggiate ed eventualmente unite ancora un poco di succo di limone. Alla fine lasciate che il fondo sia morbido, non asciutto.
Unite il resto del burro e la scorza del limone grattugiata. Mescolate ancora per mantecare e servite ben caldo.

Non usate sale, i missoltino è già molto saporito di suo.

Se non conoscete i Missoltini,  QUI avevo raccontato la loro storia.